Aumento di capitale, finanziamento soci e postergazione

L’aumento di capitale eseguito dal socio mediante compensazione di un proprio credito verso la partecipata non è contrario all'interesse della società o dei terzi, ed è ammissibile anche in mancanza di un’espressa disposizione della deliberazione di aumento. È, tuttavia, escluso qualora l’ assemblea dei soci stabilisca esplicitamente la liberazione dell'aumento del capitale mediante versamento in denaro. Il principio della compensabilità tra il credito derivante dalla mancata restituzione del finanziamento e il debito da sottoscrizione dell’aumento di capitale...

Michele Bana

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