Un recente studio del Notariato sul trust liquidatorio offre spunti per una riflessione, in generale, sul ruolo del notaio nelle operazioni di trust e, in particolare, sull’impiego del trust liquidatorio ed a supporto delle procedure concorsuali . 1
Questo studio, da una parte, riconosce l’obiettiva difficoltà da parte del Notariato di gestire, con sicurezza, uno strumento quale il trust che, oltre a presentare le difficoltà tecniche dovute al fatto di essere regolato da una legge straniera (che, a dire il vero, raramente si conosce veramente a fondo) è spesso impiegato, in pratica, nell’esperienza italiana in modo assai eterodosso rispetto all’esperienza straniera. Infatti, lo studio del Notariato in questione giunge alla conclusione – a dire il vero, sconsolante – che « il notaio contemporaneo può̀ e deve esercitare in funzione di terzo imparziale, un ruolo di consiglio e di informazione, con il fine ultimo di dare alle
parti non
una
utopistica certezza
ma, più realisticamente, la
minore incertezza possibile
». 2