BILANCIO & REDDITO D'IMPRESA

Ifrs 3 “Aggregazioni aziendali”, la nuova definizione di business

A partire dal 1° gennaio 2020, sono entrati in vigore gli emendamenti alla definizione di “attività aziendale” (o business ) del principio contabile internazionale Ifrs 3 “Aggregazioni aziendali” . Tali emendamenti sono stati necessari per chiarire alcuni dubbi interpretativi della precedente definizione e consentire alle entità che redigono un bilancio in accordo agli Ifrs di inquadrare contabilmente, in modo univoco, un’operazione di acquisizione come un’ operazione di aggregazione aziendale (o business combination ) o come una mera operazione di acquisizione di un gruppo di beni e attività .

Crisi d’impresa di società a controllo pubblico, disciplina della pre-allerta

II Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha elaborato, nel luglio scorso, un documento ad ausilio agli operatori per un’applicazione cum grano salis – suggerita dall’eccezionalità del contesto segnato dal Covid-19 − della disciplina speciale della crisi di impresa che il Dlgs 175/2016 (Testo Unico in materia di società a controllo pubblico – Tusp) detta per le sole società a controllo pubblico .

Iscrizione per competenza dei ricavi nel bilancio Oic, la posizione delle Entrate

In risposta a due distinti interpelli , l’Amministrazione finanziaria fornisce utili indicazioni per due diverse casistiche di imputazione per competenza , secondo le regole contabili contenute nei principi contabili nazionali , dei ricavi riferiti a « risarcimenti danni definiti da sentenze o lodi arbitrali » e relativi a « vendite di beni con prezzo da determinare ». Entrambe le soluzioni proposte dall’Agenzia delle Entrate offrono una condivisibile lettura dei principi contabili Oic , i cui effetti, per il principio di derivazione rafforzata di cui all’articolo 83 del Tuir, rilevano anche fiscalmente .

IVA

Il trattamento Iva delle e-fatture passive errate

Il soggetto passivo Iva destinatario di una fattura è tenuto a eseguire una serie di controlli sostanziali e formali che possono evidenziare errori del genere più vario, gravi e no. Si pone dunque il problema delle modalità in base alle quali processare la fattura che sia sbagliata , in tutto o in parte. La Commissione Norme di Comportamento dell’ Associazione Italiana Dottori Commercialisti (Aidc), nell’intento di chiarire tali modalità, ha formulato l’ultima norma : la 209 del 25 giugno 2020 .

Trattamento di fine rapporto, principio Oic e rilevazioni contabili

Il trattamento di fine rapporto (Tfr) rappresenta la prestazione cui il lavoratore subordinato ha diritto in ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro, ai sensi dell’ articolo 2120 del codice civile . L’importo deve essere accantonato annualmente e registrato contabilmente dall’impresa fino al momento in cui non sorge l’obbligo di versarlo al lavoratore dipendente, salvo che non debba essere destinato a fondi di previdenza complementare o al fondo di tesoreria Inps .

SINDACI & REVISIONE LEGALE

Rapporti di consulenza ed effetti sull’indipendenza del sindaco-revisore

Decade automaticamente il sindaco unico-revisore di una società a responsabilità limitata , che fa parte dello studio associato che effettua la consulenza contabile e l’assistenza alla predisposizione del progetto di bilancio della medesima società. In questo senso si è pronunciato il Tribunale di Torino nella sentenza del 9 dicembre scorso , proprio per sostenere l’assoluto carattere di terzietà che il sindaco-revisore deve avere nei confronti della società da controllare .

Responsabilità dei sindaci nelle società quotate sul controllo del bilancio

Con la sentenza 19091/2020, depositata il 23 giugno 2020 , la Corte di Cassazione (Sezione 5 penale) si è pronunciata in tema di controllo contabile nelle società quotate con particolare riguardo agli oneri e ai compiti del collegio sindacale . Secondo la Corte, il collegio sindacale non è del tutto esautorato dal controllo contabile , ma deve verificare sia il bilancio consolidato, sia quello di esercizio , con le conseguenti responsabilità in merito al reato di falso in bilancio . Di seguito si illustrano le possibili ragioni alla base di questa posizione presa dalla Suprema Corte, considerando i compiti del collegio rispetto a quelli del certificatore del bilancio (società di revisione o revisore unico) fonte delle rispettive responsabilità.

OPERAZIONI STRAORDINARIE

Trattamento del badwill in operazioni di consolidamento nel settore bancario

Alcune recenti operazioni di consolidamento in ambito bancario hanno riportato alla ribalta il cosiddetto “ avviamento negativo ” o badwill , che nasce nell’ambito di operazioni di acquisizione di aziende o di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, conferimenti) . La disciplina contabile di questa voce, spesso ricavata a contrariis rispetto all’avviamento, non ha una sua esplicita formulazione nell’ambito dei principi contabili nazionali. Per questo motivo, occorre rifarsi all’ Oic 24 , che, in tema di immobilizzazioni immateriali, tratta specificamente dell’avviamento. Importanti indicazioni sul badwill sono contenute sia nel principio Oic 4 relativo alle fusioni e scissioni, sia nell’ Oic 17 relativo al bilancio consolidato. Dall’insieme di questi principi si desume che tale posta trova allocazione, a livello patrimoniale, in una specifica riserva di patrimonio netto o in un fondo per rischi e oneri, quando non è utilizzata a diretta riduzione di alcune poste attive. Sotto un profilo strettamente fiscale, si tratta di una posta che non nasce da un accantonamento che, in quanto tale, risulterebbe fiscalmente indeducibile, ma trae origine esclusivamente a livello patrimoniale. Di recente, anche le linee guida dell’Ecb Banking Supervision hanno messo in luce l’ importanza di un corretto utilizzo del badwill nell’ambito delle operazioni che hanno riguardato il mercato bancario e, pur se applicate in ambito Ias/Ifrs, appaiono perfettamente in linea con la prassi contabile dei principi nazionali sopra riportati.

Cessione d’azienda anche senza avviamento post Covid-19

Il diffondersi del Covid-19 ha determinato la perdita di centinaia di miliardi di fatturato. Alcune aree geografiche hanno sofferto più delle altre, anche a causa della diversa distribuzione tra settori produttivi bloccati dal lockdown. Abbiamo assistito alla caduta dei mercati e al crollo della filiera di alcuni settori merceologici, situazioni queste che hanno messo e stanno mettendo a dura prova l’economia non solo nazionale, ma anche internazionale . Nonostante parecchie aziende abbiano ripreso l'attività, alcune hanno deciso di non riaprire, decidendo di vendere la propria attività : ecco perché alcuni atti notarili, registrati nel periodo delle fasi 2 e 3 di post Covid-19, addirittura non contengono fra le attività la voce “avviamento” . Per questi motivi, l’Agenzia delle entrate non dovrebbe includere nel controllo dell’atto la posta “avviamento” e, nel caso in cui dovesse considerarla, sarà cura delle parti – compratore e venditore – impugnare l’avviso di liquidazione.

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