BILANCIO & REDDITO D'IMPRESA

Valutazione delle partecipazioni, le deroghe nel contesto Covid

Una voce di non semplice valutazione e ancor prima contabilizzazione nell’ambito dei bilanci è costituita dal comparto titoli e in specifico dalla voce partecipazione . La difficoltà valutativa nasce dal fatto che le partecipazioni sono investimenti nel capitale di altre imprese e quindi con un valore legato all’andamento dell’impresa partecipata . Questa considerazione deve spingere a particolare attenzione in riferimento ai bilanci 2020 , stanti le difficoltà che hanno affrontato le imprese, ma nel contempo è anche necessario conoscere le deroghe concesse in questo particolare periodo alle stesse. Si illustra tale importante aspetto del bilancio d’esercizio in vista della chiusura dei bilanci 2020, avendo riguardo all’ articolo 2426 del codice civile , al principio contabile Oic 21 e al relativo documento interpretativo Oic 4 .

Rimanenze di esercizio, valutazione e svalutazione in epoca Covid

Le rimanenze di magazzino costituiscono una posta dell’attivo di bilancio , che può assumere anche un rilevante valore e, come tale, è in grado di influenzare il risultato di esercizio . Di conseguenza, diventa cruciale attribuire alle rimanenze il valore corretto in linea con la loro funzione contabile di posta di storno di costi . Questo passaggio è tanto più critico in riferimento al bilancio 2020 , posto che il Covid può avere inciso anche sul valore delle rimanenze sotto diversi punti di vista. Si illustra tale importante aspetto del bilancio d’esercizio in vista dell’ormai prossima chiusura dei bilanci 2020.

Valutazione dei crediti a bilancio 2020, la necessaria sensibilità durante la pandemia

La pandemia Covid 2019 ha sicuramente effetti anche in termini di solvibilità o, quanto meno, di capacità di pagamento immediata delle imprese . Da qui l’esigenza di particolare attenzione in sede di determinazione del c.d. “valore di presunto realizzo” dei crediti risultati a bilancio 2020 . È infatti necessaria un’approfondita analisi per comprendere in quali casi eventuali ritardi o dilazioni di pagamento sono temporanei e giustificati dalla contingenza e in quali casi invece sono evidenze di crisi irreversibili. Si illustra quindi tale importante aspetto del bilancio d’esercizio in vista dell’ormai prossima chiusura dei bilanci 2020, avendo riguardo ai principi dettati dall’ articolo 2426, comma 1, numero 8, del codice civile e dal principio contabile Oic 15 .

Appostazione dei ricavi e proventi, attenzioni e particolarità nel bilancio 2020

I bilanci chiusi al 31.12.2020 e in fase di approvazione sono stati caratterizzati dal fenomeno Covid-19 , che ha avuto conseguenze anche in riferimento alla corretta competenza dei ricavi di esercizio , visti i frequenti casi di revisioni delle condizioni contrattuali e di dilazioni dei termini . Inoltre questo è anche un bilancio caratterizzato da voci straordinarie a scopo di contributo per la situazione creatasi, rispetto a cui è necessaria particolare attenzione per cogliere la corretta contabilizzazione in bilancio.

Rivalutazione e riallineamento dei beni di impresa, particolari ipotesi

Il regime di rivalutazione e di riallineamento previsto dal “ decreto Agosto ” è una delle misure agevolative più incentivanti offerte alle imprese negli ultimi venti anni, la cui previsione probabilmente è anche dovuta alle difficoltà economiche causate dalla crisi pandemica . Dopo una breve sintesi di tale disciplina, saranno esposti alcuni casi aventi a oggetto l’ambito oggettivo di tale regime agevolativo, sui quali sarebbe auspicabile un tempestivo chiarimento da parte dell’Agenzia delle entrate.

OPERAZIONI STRAORDINARIE

Effetto demoltiplicativo per i conferimenti di minoranza

Il regime del realizzo controllato , che consente di beneficiare della neutralità fiscale per i conferimenti di controllo disciplinati dal comma 2 dell’articolo 177 del Tuir , è stato esteso nel 2019 anche ai conferimenti di minoranza qualificata . La tematica assume una certa complessità quando oggetto del conferimento sia una holding , perché, in quel caso, la percentuale di minoranza qualificata per il conferente deve essere integrata su tutte le partecipazioni detenute dalla holding , sia quelle di primo livello, sia quelle di secondo livello. Non è quindi infrequente che una percentuale, che di per sé sarebbe qualificata (ad esempio, superiore al 20%), non lo sia più quando si consideri l’ effetto demoltiplicativo che la norma impone di applicare. Perché sia la disposizione di legge, sia l’interpretazione che ne è stata data dall’Agenzia delle Entrate confermano che questo test non prevede esclusioni. Tuttavia esiste una possibile scappatoia percorribile in quanto determinate partecipazioni che non consentono di superare il test possono essere deconsolidate . In queste circostanze, le Entrate hanno espressamente confermato che le relative transazioni sono perfettamente lecite e dunque attuabili.

SINDACI & REVISIONE LEGALE

Operazioni straordinarie e procedure concorsuali, vigilanza del collegio sindacale

Le “ Norme di comportamento del collegio sindacale di società non quotate ”, emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili , dedicano alle operazioni straordinarie e alla crisi di impresa particolare attenzione, puntualizzando gli ambiti dell’attività di vigilanza dell’organo di controllo . Le raccomandazioni contenute nelle sezioni 10 (“Norme finalizzate ad analizzare il comportamento dei sindaci in caso di operazioni straordinarie”) e 11 (“Norme finalizzate ad analizzare l’attività di vigilanza nella crisi di impresa”) del documento trovano applicazione anche quando, in occasione di soluzioni concordatarie ovvero delle procedure finalizzate alla liquidazione , si programmi l’attuazione di operazioni straordinarie .

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