Gli strumenti finanziari irredimibili che prevedano il pagamento di un interesse e l’obbligo di corrispondere ai portatori, in caso di scioglimento dell’emittente, il capitale e gli interessi maturati sono, dal punto di vista fiscale , “ similari alle obbligazioni ”, anche se contengono una clausola di subordinazione e la facoltà dell’emittente, a propria esclusiva discrezione, di differire il pagamento degli interessi e di rimborsare anticipatamente il capitale. Questa conclusione vale anche se l’emittente, ove sia tenuto ad applicare i principi contabili internazionali, li consideri “strumenti di capitale” e quindi li iscriva nel patrimonio anziché nei debiti e consideri gli interessi come “dividendi”.

In questo periodo di emergenza epidemiologica, gli enti territoriali devono fronteggiare gli effetti di una crisi che incide in profondità sui conti locali e acutizza soprattutto la problematica delle mancate entrate , insufficienti a garantire con continuità e qualità gli innumerevoli servizi ai cittadini. Stante la complessità della normativa e della prassi, vengono sintetizzate le funzioni e le regole contabili dei bilanci proponendo una panoramica sui documenti contabili che rappresentano gli output delle fasi di programmazione, gestione e rendicontazione: si tratta, nello specifico, del bilancio di previsione , del rendiconto della gestione e del bilancio consolidato .

Per gli enti del Terzo settore (Ets) di maggiori dimensioni scatta l’obbligo di predisporre il bilancio sociale . In particolare, per il 2020 , soggette alla redazione di tale documento saranno organizzazioni di volontariato (Odv), associazioni di promozione sociale (Aps) e Onlus con entrate superiori a un milione . Categorie queste ultime già dotate, nel periodo transitorio, della qualifica di Ets. A regime , l’obbligo varrà per tutti gli enti del Terzo settore che decideranno di iscriversi nel Registro unico nazionale (Runts). Più nel dettaglio, il bilancio sociale si caratterizza per essere un vero e proprio report dal quale emergono l’identità dell’ente e il sistema di valori che ne ispira l’operato, oltre ai dati di natura economico-finanziaria.

Le imprese appartenenti a un gruppo internazionale devono valutare le operazioni infragruppo intercorse con soggetti non residenti secondo il principio di libera concorrenza ; tale valutazione soggettiva può portare l’Amministrazione finanziaria a effettuare riprese fiscali . Per evitare le relative sanzioni, il contribuente può redigere la documentazione di cui al provvedimento 29 settembre 2010 e, dal periodo d’imposta 2020 (per i soggetti solari), del provvedimento 23 novembre 2020 , che presenta molte affinità con l’informativa di bilancio . Aggiustamenti di bilancio per la produzione della documentazione di corredo al transfer pricing devono inoltre essere operati anche tenendo conto degli effetti della pandemia, su cui si attendono le linee guida Ocse.

Tra le diverse scadenze fiscali di fine anno assume particolare importanza anche quella relativa al versamento dell’acconto Iva 2020 : il 28 dicembre scade infatti il termine per il versamento dell’ acconto relativo all’ultimo mese o trimestre 2020 ; la somma è dovuta a titolo di acconto: del versamento relativo al mese di dicembre per i contribuenti mensili; del versamento da effettuare in sede di dichiarazione annuale per i contribuenti trimestrali; del versamento dovuto per il quarto trimestre per i contribuenti cd. “speciali”. La determinazione dell’acconto può essere effettuata con il metodo storico , calcolato sulla base dei dati dell’anno precedente, con il metodo previsionale , calcolato sulla base delle previsioni per il periodo di riferimento dell’anno in corso, o con il metodo alternativo , calcolato sulla base delle operazioni annotate dall’1 al 20 dicembre per i contribuenti mensili ovvero dall’1 ottobre al 20 dicembre per i contribuenti trimestrali. Sul versamento in acconto effettuato dai contribuenti trimestrali non si applica la maggiorazione dell’1 per cento.

Nella letteratura fiscale i concetti di competenza, imputazione e inerenza sono imprescindibili. Se l’ articolo 109 del Tuir è stato ben applicato in contabilità e nei bilanci delle micro imprese , che vanno poi adattati per le altre società, il contribuente non verrà raggiunto da eventuali avvisi di accertamento da parte del Fisco . Se le regole del Tuir sono utilizzate male, creano solo problemi al contribuente. Certo, nel redigere il bilancio, in particolar modo delle piccole imprese , occorre un certo grado di “ prudenza ”, che, se ben utilizzata, giova al contribuente e al Fisco. Si ripercorrono le regole generali che stanno alla base della norma citata, proseguendo con la descrizione di alcuni casi pratici, risolti dalla giurisprudenza di legittimità.

Con la determina del Mef/Rgs del 3 agosto 2020 sono stati adottati nell'ordinamento italiano alcuni nuovi principi di revisione internazionali (Isa Italia) al fine di recepire le modifiche intervenute nei corrispondenti documenti internazionali (Isa) . Tali modifiche traggono origine da specifici progetti realizzati negli scorsi anni dall'International Auditing and Assurance Standards Board (Iaasb). Con il presente contributo si commentano tali progetti e le conseguenti modifiche apportate agli Isa Italia applicabili per gli esercizi che iniziano dal 1° gennaio 2020 o successivamente .

A partire dall’estate scorsa si sono susseguiti una serie di chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate sul regime degli scambi di partecipazioni nella particolare fattispecie dei conferimenti . A questo riguardo, accanto alle classiche operazioni di maggioranza , che sono disciplinate dal comma 2 dell’articolo 177 del Tuir, sono state introdotte, ad opera del Dl 34/2019, anche le operazioni di minoranza . Il comune denominatore nei due casi consiste nel fatto che, in presenza di determinate condizioni stabilite dalla norma, il legislatore consente di sfruttare il regime del cosiddetto “realizzo controllato” per queste operazioni, che di fatto permette di effettuare il conferimento in una società di nuova costituzione o già esistente senza che ciò determini alcuna plusvalenza in capo al soggetto conferente. Per ciò che concerne i conferimenti di maggioranza di cui al comma 2, è importante soffermarsi sul principio di diritto 10 , che ha negato la possibilità di deduzione nel caso di conferimenti minusvalenti . Per quanto riguarda invece le operazioni di minoranza qualificata di cui al comma 2-bis, vi sono state una serie di risposte dell’Agenzia che hanno chiarito il pensiero della medesima circa questa tipologia di operazioni e le condizioni al ricorrere delle quali il realizzo controllato è consentito.