BILANCIO & REDDITO D'IMPRESA
L’Organismo italiano di contabilità ha pubblicato, il 1° agosto 2018, la bozza per la consultazione del documento “Emendamenti ai principi contabili nazionali”, che modifica e integra i principi contabili nazionali in vigore. Il periodo di consultazione degli Emendamenti è previsto concludersi il 1° ottobre 2018 e, in base alle indicazioni contenute nelle attuali bozze, l’eventuale applicazione delle nuove disposizioni scatterà con i bilanci degli esercizi aventi inizio a partire dal 1° gennaio 2018 o da data successiva. Le disposizioni di prima applicazione prevedono, accanto alla regola generale di rilevazione retroattiva degli effetti derivanti dalla prima applicazione degli Emendamenti (con rideterminazione dell’informazione comparativa ai sensi dell’Oic 29 “Cambiamenti di principi contabili, cambiamenti di stime contabili, correzione di errori, fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio”), la possibilità di applicazione prospettica delle modifiche introdotte.
La circolare Assonime 27 giugno 2018, n. 15 è dedicata all’illustrazione degli effetti conseguenti alla riformulazione di alcuni principi contabili nazionali ai fini della determinazione dell’imponibile Ires e Irap
per il periodo di imposta 2017. Stante il principio fiscale della derivazione rafforzata contenuto nell’art. 83 Tuir, viene anche affrontato il tema dei “ fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio ” - regole di contabilizzazione e connessi aspetti fiscali.
La relazione sulla gestione riveste notevole importanza per ottenere un’informativa adeguata sull’ attività svolta dalla società e sulle sue prospettive future . Proprio a causa di tale rilevanza, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (Cndcec) e Confindustria hanno pubblicato un apposito documento, titolato “Relazione sulla gestione” , al fine di fornire un contributo applicativo che, in linea con le norme di legge (codice civile e legislazione speciale) e con i principi contabili nazionali, possano orientare i comportamenti degli operatori facilitando, alla fine, la predisposizione della relazione.
La Fondazione nazionale dei commercialisti ha diffuso, in data 2 luglio 2018, un interessante documento sulla “Contabilizzazione e lo storno per le imposte anticipate” , che, dopo un’analisi del fenomeno della fiscalità differita, cerca di fare chiarezze sulla disciplina contabile relativa all’iscrizione in bilancio delle imposte anticipate, focalizzando l’attenzione sulle modalità operative di rilevazione , di riassorbimento e di eliminazione nelle ipotesi in cui non vi sia la ragionevole certezza della loro recuperabilità negli esercizi futuri. Il documento analizza anche la questione relative alle perdite d’esercizio : la rilevazione delle attività per imposte anticipate per tali perdite, infatti, deve adeguarsi al rispetto delle rigide regole finalizzate ad evitare annacquamenti del patrimonio aziendale. Su tale aspetto il principio contabile Oic 25 “Imposte sul reddito” richiede la ragionevole certezza del futuro recupero.
L’Agenzia delle entrate, con la risoluzione 7 maggio 2018, n. 35/E, ritiene che le società tra avvocati, costituite ai sensi della legge 31 dicembre 2012, n. 247, producano reddito d’impresa, e non da lavoro autonomo , come precedentemente affermato nella risoluzione 118/E/2003.
Si analizza il trattamento fiscale dei finanziamenti erogati dai soci 1 : limiti e condizioni, imposte sui redditi e indirette, con particolare riguardo al nuovo regime ex art. 88, comma 4-bis, D.P.R. 917/1986, il quale prevede che costituisce sopravvenienza attiva per la società il valore del credito rinunciato per la quota eccedente il valore fiscalmente riconosciuto dello stesso in capo al socio.
REVISIONE LEGALE
Pubblicato il documento del Cndcec dedicato alla revisione legale nelle Pmi, volto a supportare il professionista che ricopre il duplice ruolo di “sindaco-revisore” e che dovrà attenersi sia alle regole della funzione di vigilanza previste dall’art. 2403 e ss. c.c., sia a quelle dell’attività di revisione come previste dal D.Lgs. 39/2010 e ai correlati principi di revisione internazionali (Isa Italia). L’elaborato, arricchito da un manuale sullo specifico tema del controllo qualità, offre un valido aiuto soprattutto al professionista che ha scarsa dimestichezza con le metodologie basate sull’ audit risk approach .
Il controllo di gestione è un insieme di principi, regole e strumenti messi a disposizione della direzione aziendale, finalizzato al monitoraggio degli obiettivi strategici dell’impresa. Tra le metodologie e gli strumenti di misurazione del controllo di gestione, il budget rappresenta il programma economico-finanziario della gestione aziendale che guida l’azienda verso obiettivi di “breve periodo” , definiti nell’ambito di un piano strategico di “lungo periodo”. Per il revisore il budget è un tool a supporto della valutazione della continuità aziendale , principio secondo il quale i valori iscritti in bilancio devono essere considerati presupponendo che l’azienda prosegua in condizioni normali la propria attività e che, in un arco temporale ragionevolmente prossimo, non sussista l’intenzione, la necessità o l’obbligo di avviarla alla liquidazione ovvero di cessare la sua attività.
Nell'attuale ordinamento giuridico nazionale si affacciano, con riferimento ai temi della governance e dei controlli societari , esogeni ed endogeni, molteplici organi (più o meno tradizionali), tra cui il revisore legale dei conti (nella sua configurazione individuale o di persona giuridica) e l'organismo di vigilanza di cui al D.Lgs. 231/2001, nella sua configurazione monosoggettiva o collegiale. Si tratta di somiglianze oppure di duplicazioni ?
VALUTAZIONE D'AZIENDA
Si espone il caso relativo alla determinazione del capitale economico di un ramo aziendale, utilizzando due differenti metodologie - metodo misto patrimoniale–reddituale e moltiplicatore dell’Ebitda - per verificarne la congruità con il prezzo offerto.