BILANCIO & REDDITO D'IMPRESA

Rivalutazione dei beni nei bilanci 2021, le indicazioni dell’Oic

La rivalutazione dei beni d’impresa , introdotta dalla legge di rivalutazione di cui all’articolo 110 del Dl 104 del 14 agosto 2020 e inizialmente prevista per i bilanci 2020 , è stata prorogata anche per i bilanci successivi . Infatti, nella conversione in legge del Dl 41/2021 ( decreto “Sostegni” ) è stata integrata la disciplina originaria in oggetto, estendendo la possibilità di applicazione della norma anche nei bilanci in corso di formazione al 2021, tuttavia senza la possibilità di esercitare l’opzione per il riconoscimento fiscale dei plusvalori emersi tramite l’applicazione dell’imposta sostitutiva con aliquota del 3% . Si ripercorrono le regole civilistico-contabili anche alla luce del documento Interpretativo 7 dell’ Oic con riferimento ai beni materiali e immateriali.

Nuovi contributi a fondo perduto, trattamento contabile

Le problematiche della rilevazione contabile dei nuovi contributi a fondo perduto introdotti dai decreti “Sostegni” e “Sostegni-bis” vengono esaminate con particolare riguardo al bilancio nel quale imputarli secondo i criteri della competenza e della ragionevole certezza .

Misure di liquidità per le imprese e relativi impatti di bilancio

Il recente decreto “Sostegni-bis” ha introdotto ulteriori misure di sostegno per la liquidità delle imprese . In particolare, l’articolo 12 prevede la garanzia del Fondo Centrale per finanziamenti a medio-lungo termine per ricerca e sviluppo e investimenti di imprese mid cap . L’articolo 15 prevede sempre la garanzia del Fondo Centrale per Spv ( special purpose vehicle ) di cartolarizzazione che hanno sottoscritto obbligazioni emesse dalle stesse imprese mid cap . Il successivo articolo 16 prevede che la moratoria per i prestiti contratti dalle Pmi possa essere prorogata fino al 31 dicembre 2021 . Infine l’articolo 17 proroga al 31 dicembre 2021 gli interventi del Patrimonio Destinato per le Spa con un fatturato annuo superiore a 50 milioni di euro . In tutti questi casi, le misure possono essere analizzate, oltre che per i meccanismi finanziari, anche in riferimento ai risvolti di bilancio che sono in grado di determinare. Può essere utile infatti esaminare gli impatti che tali misure possono determinare sul debito o sul patrimonio netto e la relativa ricaduta in termini di indicatori aziendali. Ulteriori considerazioni riguardano gli obblighi di informativa contenuti nella recente conversione in legge del decreto “Riaperture”, quali le informazioni da fornire in nota integrativa per ciò che concerne le erogazioni pubbliche.

Ace 2021, fino a 5 milioni aliquota maggiorata e conversione in credito

Gli incrementi patrimoniali effettuati nel corso del 2021 , anche per la copertura della perdita d’esercizio 2020 , possono godere di un’ aliquota maggiorata Ace . Il Dl “Sostegni-bis” ha infatti introdotto un rendimento nozionale del 15% per gli incrementi fino a 5 milioni di euro , effettuati sia attraverso apporti dei soci , sia mediante accantonamento di utili a riserva . Viene inoltre prevista la possibilità di fruire anticipatamente dell’incentivo sotto forma di credito d’imposta , spendibile già a decorrere dal giorno successivo all’avvenuto versamento o alla destinazione a riserva. Per gli incrementi eccedenti i 5 milioni , resta applicabile la disciplina Ace ordinaria .

Servizi infragruppo, su alcune fatture il mark-up non va considerato

L’ applicazione del mark-up , nelle transazioni internazionali , è un’operazione foriera di contestazioni in campo tributario . Anche il caso inesame, nel commento alla sentenza 1373/3/2021 della Ctr Lombardia, pronunciata il 15 marzo 2021 e depositata l’8 aprile 2021 , non ha risparmiato il sorgere del contenzioso nei due gradi di merito. Ci sarà il terzo grado? Il primo giudice aveva sentenziato che, in applicazione dei principi Ocse nei rapporti infragruppo , il ricarico di una percentuale non è applicato qualora al servizio non venga apportata alcuna modifica o aggiunta rispetto al costo originario di acquisizione . Sarà compito della società difendersi in modo adeguato per evitare qualsiasi contestazione con l’Ufficio. Nei casi più difficili, sarà utile che la società soggetta al controllo del fisco, per la difesa, si avvalga della collaborazione di una società esterna (meglio società di revisione ) indipendente a tutti gli effetti, che con il proprio elaborato dimostri che la stessa non aveva applicato il ricarico su alcune fatture di vendita alla propria consociata. Da tale elaborato e da un’analisi qualitativa dei costi pass-through dovrà apparire che nessun valore aggiunto era stato apportato al servizio prestato.

Operazioni con parti correlate in società quotate e non, discipline a confronto

Le operazioni con le parti correlate possono prestarsi a profili di criticità e dare luogo a possibili fenomeni fraudolenti . Esse interessano sia le imprese in cui netta è la separazione tra proprietà e controllo, sia quelle caratterizzate da un’elevata concentrazione della proprietà, come quelle italiane (imprese non quotate e Pmi). I profili di rischio che caratterizzano tali operazioni richiedono un’ adeguata informativa, al fine di tutelare il mercato, le società, le minoranze, i creditori sociali. Naturalmente, per tali operazioni, fondamentale è il controllo dell’attendibilità e della completezza della correlata informativa .

IVA

Procedure concorsuali, anticipato il recupero Iva sui crediti non riscossi

Il recupero dell’Iva sui crediti non riscossi nell’ambito delle procedure concorsuali avviate dal 26 maggio scorso può avvenire all’avvio della procedura e non più alla sua conclusione. A tal fine, viene individuato in maniera inequivocabile il momento a partire dal quale la rettifica è ammessa per ciascuna procedura , ma restano sullo sfondo alcune perplessità in relazione al termine ultimo per provvedervi, considerato anche il trattamento previsto per le perdite su crediti nell’ambito delle imposte dirette.

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